Costa dei Trabocchi: weekend tra mare, bici e sapori unici

Costa dei Trabocchi: weekend tra mare, bici e sapori unici

C’è un tratto d’Abruzzo che lascia di stucco chiunque lo attraversi, anche per la seconda o la terza volta: è la Costa dei Trabocchi, una lingua di terra e mare che si estende lungo il litorale adriatico della provincia di Chieti, racchiudendo in pochi chilometri un concentrato di bellezza, tradizioni vive e paesaggi mutevoli. Il nome lo deve ai trabocchi, le antiche macchine da pesca in legno sospese sul mare, simbolo identitario di questo angolo d’Italia che continua a preservare il suo spirito autentico, lontano dai grandi flussi del turismo di massa.

Trascorrere un fine settimana qui non significa solo scegliere di vivere il mare, ma decidere di immergersi in un ritmo diverso, in un equilibrio tra natura e cultura, in un luogo dove si può pedalare su una via verde che costeggia spiagge selvagge, cenare sui trabocchi quindi “letteralmente” sospesi sull’acqua, su queste palafitte centenarie in un’atmosfera unica ma anche scoprire un territorio che parla attraverso il gusto, la cucina e la memoria storica.
Un weekend sulla Costa dei Trabocchi non è mai solo una fuga: è un’esperienza sensoriale completa.


Da Ortona a Vasto: la Via Verde della Costa dei Trabocchi

Nel cuore dell’esperienza di viaggio c’è lei, la Via Verde, una pista ciclopedonale che segue l’ex tracciato ferroviario dismesso.

La Via Verde Costa dei Trabocchi, San Vito Chietino

Si tratta di uno dei percorsi più suggestivi d’Italia, sospeso tra le sfumature dell’Adriatico e le colline interne: la Via Verde collega Ortona a Vasto attraversando piccoli centri, calette nascoste e promontori con vista sul mare. È adatta a tutti, dalle famiglie con bambini ai ciclisti più esperti, ma anche a chi semplicemente vuole passeggiare senza fretta.

Molti scelgono di percorrere solo un tratto, approfittando dei numerosi accessi lungo la strada: Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino, comunque ogni paese ha la sua storia, le sue feste, le sue spiagge e i suoi trabocchi.
Il tempo qui scorre diversamente ma non per mancanza di attività, ma per la capacità del territorio di far rallentare il passo e alzare lo sguardo: se cerchi “vita lenta”, la famosa “slow life” che spopola sui social, sei nel posto giusto.

Per chi ama la bici, è possibile noleggiare e-bike nei principali punti turistici e scoprire senza fatica questo tratto della Ciclovia Adriatica, che punta a diventare uno dei grandi itinerari ciclabili europei.
Il percorso è ben segnalato e la presenza di tunnel e vecchie stazioni ferroviarie riadattate lo rende ancora più affascinante, con tratti al fresco.
Anche l’organizzazione non manca perché ci sono aree sosta, fontanelle, punti ristoro e parcheggi, pensati per accogliere viaggiatori di ogni tipo.


I trabocchi: un pranzo sull’acqua tra storia e tradizione

Una delle esperienze più emblematiche della costa è senza dubbio pranzare o cenare su un trabocco. Queste strutture, un tempo utilizzate per la pesca, oggi sono state trasformate in ristoranti sospesi sul mare, mantenendo intatta l’architettura originaria. I più noti si trovano tra San Vito Chietino, Fossacesia e Rocca San Giovanni, ma ne esistono anche in altri punti meno battuti.

Mangiare su un trabocco significa vivere la cucina locale a pochi metri dall’acqua, cullati dal suono delle onde e immersi in un’atmosfera senza tempo: la cucina è fedele alla memoria e alla storicità, quindi pesce fresco, zuppe di mare ( il famoso brodetto alla vastese), antipasti crudi e caldi, pasta fatta a mano -praticamente la trovi ovunque- come la famosa “chitarrina” tipica pasta abruzzese e dolci della tradizione, per non parlare dei liquori particolari, come Genziana e Ratafià.
Ogni piatto racconta un pezzo di territorio, da i sapori forti alle sfumature più delicate. Non è raro che il pescato del giorno venga servito senza grandi manipolazioni, esaltando la qualità della materia prima.

Alcuni trabocchi si possono visitare anche senza consumare pasti, partecipando a visite guidate che raccontano la storia di queste costruzioni e il loro valore simbolico e culturale: è un’occasione preziosa per comprendere quanto la pesca, qui, non sia stata solo un lavoro, ma uno stile di vita.


Un tuffo nelle calette e nei borghi dell’entroterra

Sebbene la costa sia la protagonista, l’entroterra che si affaccia sul mare ha molto da dire. Un esempio è la Riserva Naturale di Punta Aderci, tra Vasto e Casalbordino, uno dei luoghi più selvaggi e incontaminati della zona.


Qui il paesaggio cambia: si cammina tra sentieri sterrati, dune e vegetazione spontanea fino ad arrivare a spiagge ghiaiose e promontori da cui scorgere, nei giorni limpidi, anche le isole Tremiti.

Le spiagge della Costa dei Trabocchi sono diverse tra loro: ci sono tratti sabbiosi ideali per i bambini, calette di ciottoli per chi cerca privacy, zone più attrezzate e altre completamente selvagge, si può infatti dire senza problemi che puoi vivere diversi giorni in questo tratto di costa e pensare di essere in un posto diverso ogni giorno.
Alcune spiagge poi si raggiungono a piedi o in bici, con piccole discese tra la vegetazione mediterranea che rendono ogni tuffo ancora più speciale.

Poco più nell’entroterra si scoprono borghi che meritano una sosta, anche breve: va menzionato Rocca San Giovanni, annoverato tra i Borghi più belli d’Italia, che possiamo descrivere come raccolto, curato, silenzioso. Ma anche San Vito Alta, Lentella, Archi, Scerni e Pollutri offrono scorci autentici, lontani dalla vetrina turistica, dove si può ancora entrare in un forno e comprare pane caldo come una volta.


I sapori d’Abruzzo tra cantine, mercati e osterie

La gastronomia abruzzese si esprime in pieno sulla Costa dei Trabocchi.
Qui si incontrano due anime: quella marinara e quella contadina. I mercati dei piccoli centri offrono prodotti genuini dalla frutta ai formaggi, salumi, vino e olio Evo, spesso provenienti da aziende a conduzione familiare che aprono le loro porte ai visitatori.

Le cantine vinicole sono numerose e facilmente raggiungibili: Montepulciano d’Abruzzo e Pecorino sono i vini più rappresentativi della zona, spesso degustabili direttamente sul posto, tra filari e tramonti mozzafiato. Alcune aziende agricole propongono degustazioni guidate, pranzi rustici e percorsi esperienziali legati alla raccolta delle olive o alla vendemmia, a seconda della stagione.

La cucina locale trova spazio anche nelle piccole osterie e nei ristoranti che non seguono mode, ma tradizioni e tra i piatti da provare ci sono le pallotte cace e ove, la pasta alla chitarra, le scrippelle e naturalmente il brodetto di pesce, che cambia ricetta da un paese all’altro.
È una cucina che non ha bisogno di eccessi, che sa di casa e di terra.


Quando andare, dove dormire, come organizzarsi

Un weekend lungo la Costa dei Trabocchi è possibile in ogni stagione, ma il periodo ideale è tra aprile e ottobre, quando la natura esplode e le giornate sono abbastanza lunghe da alternare bici, mare e soste gastronomiche.
In primavera e a settembre si trovano meno turisti, temperature miti e tramonti spettacolari. In estate la costa si anima di eventi, feste e sagre, ma si può sempre trovare un angolo tranquillo anche nei mesi più affollati.

Per dormire le opzioni non mancano: agriturismi, B&B panoramici, case vacanza, hotel sul mare e piccoli rifugi nell’entroterra. Ogni struttura ha il suo carattere, spesso legato a una gestione familiare che valorizza l’accoglienza abruzzese, alcune soluzioni propongono pacchetti esperienziali che includono tour in bici, cene su trabocchi e visite alle cantine.

Per chi arriva in treno, ci sono fermate a Ortona, San Vito, Fossacesia e Vasto, tutte vicine alla Via Verde. Chi invece sceglie l’auto può facilmente parcheggiare nei pressi della pista ciclabile, spesso in aree gratuite o con tariffa giornaliera.

La Costa dei Trabocchi non è un luogo da visitare, è un luogo da vivere: i suoi suoni, i suoi colori, i suoi silenzi e i suoi sapori si imprimono nei ricordi di chi la attraversa, anche solo per due o tre giorni. Qui si può decidere di non fare nulla o di fare tutto, senza la pressione di dover “vedere per forza” ogni angolo. Ci si lascia guidare dal profumo del mare, da un sentiero che porta a una spiaggia sconosciuta, da una sosta inaspettata in un trabocco che non era in programma.

È un luogo che regala il lusso della lentezza e della scoperta, che parla un linguaggio semplice e diretto, fatto di piccoli dettagli che sanno emozionare. Chi lo visita, spesso torna perché la Costa dei Trabocchi non si attraversa davvero mai solo una volta.

1 commento su “Costa dei Trabocchi: weekend tra mare, bici e sapori unici”

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