Cosa c’è di bello in Abruzzo? Un viaggio tra tradizioni, cucina e paesaggi unici

Cosa c’è di bello in Abruzzo? Un viaggio tra tradizioni, cucina e paesaggi unici

L’Abruzzo non si scopre, si vive.
Non è una regione che si presta ai racconti affrettati, ma una terra che si svela poco alla volta, con i suoi ritmi antichi e un’anima che pulsa tra le montagne e il mare. Quando ci si chiede “qual è la particolarità dell’Abruzzo?”, la risposta sta proprio in questo dualismo: un territorio che abbraccia il Parco Nazionale del Gran Sasso e della Majella e, allo stesso tempo, si tuffa nell’Adriatico con le spiagge sabbiose e i trabocchi che punteggiano la costa.

È una regione ruvida e gentile, come il carattere della sua gente: non ti conquista con l’ostentazione, ma con la verità delle piccole cose. Qui le tradizioni non sono una facciata, ma un modo autentico di vivere: chi arriva per la prima volta in Abruzzo, spesso si sorprende nel trovare così tanto in uno spazio geografico relativamente contenuto, dai borghi di pietra sospesi nel tempo, sentieri selvaggi, piatti che raccontano storie di pastori e di mare, feste patronali, eremi incastonati nella roccia, e dolci che profumano d’infanzia.

Qual è il prodotto tipico dell’Abruzzo? La regina è la pasta, ma non solo

Se si dovesse scegliere un solo prodotto simbolo della cucina abruzzese, sarebbe difficile non citare la pasta e la pasta alla chitarra in particolar modo. Non una semplice varietà, ma un vero emblema gastronomico.
Si prepara con un attrezzo tradizionale in legno, la chitarra, che conferisce agli spaghetti quella forma quadrata e spessa, perfetta per accogliere sughi corposi, soprattutto a base di agnello o polpettine.

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Il piatto prende vita nelle cucine di casa, ma puoi assaggiarlo in modo eccellente a Guardia Vomano, nel ristorante La Locanda del Borgo, o nella storica Trattoria Da Zì Albina a Civitella del Tronto.

Un altro protagonista indiscusso è lo zafferano dell’Aquila DOP, uno dei più pregiati al mondo, coltivato in piccoli appezzamenti a Navelli e dintorni. I pistilli di questo zafferano vengono raccolti a mano, con gesti tramandati da generazioni; la fioritura in ottobre è uno spettacolo da non perdere: i campi si colorano di viola e profumano d’autunno.

Poi c’è l’olio extravergine d’oliva della Costa dei Trabocchi, il formaggio pecorino di Farindola, lavorato con caglio suino secondo una tecnica antichissima. Se sei in vacanza in Abruzzo questo mese di Agosto, non perdere dall’8 al 10 agosto 2025, nel centro storico di Farindola (PE) uno degli eventi più golosi dell’estate abruzzese: “Pecorino & Pecorini“, tre giornate dedicate ai sapori autentici della nostra terra, ovvero il Pecorino di Farindola e una selezione di formaggi artigianali, abbinati a vini locali di qualità.

E ancora, cosa c’è di bello in Abruzzo e buono soprattutto? Naturalmente il Montepulciano d’Abruzzo, un rosso robusto, generoso, da bere magari in un vigneto vista mare, come quelli di Tenuta Terraviva a Tortoreto.

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Cosa rende unica l’Abruzzo? Le sue caratteristiche più autentiche

L’Abruzzo è forse l’unica regione d’Italia dove puoi fare colazione guardando il mare, pranzare in un rifugio a 2000 metri e cenare in un borgo medievale.

Il tratto distintivo più forte è proprio questa varietà paesaggistica: le montagne, tra le più alte dell’Appennino, sono protagoniste assolute con le loro vette innevate, i boschi, le sorgenti e i borghi in pietra come Santo Stefano di Sessanio o Pescocostanzo. Ma anche i cammini spirituali, come l’eremo di San Bartolomeo in Legio, nei pressi di Roccamorice, sospeso tra cielo e roccia.

Foto presa da: EREMO SAN BARTOLOMEO IN LEGIO | I Luoghi del Cuore – FAI

Spostandosi verso la costa, cambia lo scenario ma non l’autenticità.

La Costa dei Trabocchi, tra Ortona e Vasto, è un susseguirsi di piccole spiagge, scogliere, riserve naturali e queste strutture in legno sul mare che un tempo servivano alla pesca: oggi alcuni trabocchi sono ristoranti panoramici dove gustare pesce fresco al tramonto, uno su tutti, Trabocco Punta Tufano a Rocca San Giovanni.

La ruralità abruzzese è una risorsa viva: orti, vigne, pascoli, capre, greggi. Lo si sente nei mercati contadini e nelle feste di paese, come la Transumanza celebrata ogni anno ad Anversa degli Abruzzi o i riti arcaici di Fara Filiorum Petri.

Chi cerca un posto dove dormire per vivere tutto questo da vicino, trova nel cuore del Parco Nazionale della Majella il suggestivo B&B Pietra Focaia, una dimora rurale immersa nel verde, a pochi passi dai sentieri.

Cosa c’è di bello in Abruzzo? I dolci tipici abruzzesi: semplici, antichi, irresistibili

In Abruzzo il dolce non è mai eccessivo. È più spesso una coccola di mandorle, miele, vino cotto o cioccolato artigianale. I confetti di Sulmona, famosi in tutto il mondo, sono forse i più noti, ma non sono i soli.
A fare parte della tradizione ci sono i mostaccioli, biscotti speziati con mosto d’uva o vino cotto, e le ferratelle ( o pizzelle o cancellate, dipende dal luogo), cialde sottili cotte in appositi ferri, da farcire con marmellate, nutella, gelato o miele o semplicemente mangiarle così.

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Durante le feste comandate – Natale, Pasqua-, tornano sulle tavole i parrozzi — dolci di semolino e mandorle ricoperti da cioccolato fondente — e le cicerchiata, una cascata di palline fritte e glassate con miele, simile agli struffoli ma con un’impronta montanara, ma anche “Cillipieni” o i “Bocconotti di Castelfrentano“.

Per assaggiarli, il consiglio è fermarsi nella pasticceria Dolci Aveja a L’Aquila o nella storica Pan dell’Orso a Scanno, famosa anche per il suo liquore al genziana.

Perché visitare l’Abruzzo? Cosa c’è di bello e perché è famoso

L’Abruzzo è famoso per le sue montagne e i suoi parchi, ma anche per essere una delle regioni più verdi d’Europa: ha ben tre parchi nazionali e numerose riserve naturali che offrono un’infinità di possibilità per escursionisti, famiglie, fotografi, e chiunque cerchi una vacanza attiva ma rilassante.
Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, per esempio, ospita l’orso marsicano, il camoscio d’Abruzzo e il lupo appenninico. Camminare da Civitella Alfedena a Pescasseroli, Viletta Barrea o Opi, è un modo diretto per entrare nella natura selvaggia e molti sono i visitatori che avvistano cervi e cerbiatti passeggiare tra le strade dei borghi.

Ma cosa c’è di bello in Abruzzo? L’Abruzzo è anche la terra dei borghi: Castel del Monte, Pacentro, Tagliacozzo,Celano e molti altri, solo per citarne alcuni, sembrano usciti da una fiaba. E poi c’è il patrimonio spirituale, con abbazie romaniche, eremi rupestri, e chiese solitarie affacciate su valli remote.

Leggi anche: Dormire con l’anima: B&B insoliti e autentici che raccontano l’Abruzzo

Chi vuole concedersi un soggiorno romantico e rigenerante può optare per il suggestivo Sextantio Albergo Diffuso a Santo Stefano di Sessanio, un esempio di recupero architettonico unico nel suo genere.

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